Sono sul piede di guerra gli imprenditori NCC-Autobus della Capitale: non hanno gradito le novità introdotte dalla delibera 55 del Comune di Roma.
Il provvedimento riorganizza gli stalli per le soste e abolisce gli abbonamenti annuali da circa 2mila euro sostituendoli con carnet da 50, 100, 200 e 300 ingressi giornalieri che costeranno fino a più di 26mila euro, a seconda della classe emissiva del veicolo. Gli ingressi non sono più liberi, ma bisogna comunicare 24 ore prima dove si entra, dove si va, e dove si esce con una tolleranza di 30 minuti. Questo fa capire come in caso di traffico un permesso possa scadere, non essere né riutilizzato né sostituito e si debba riportare indietro i turisti.
Le soste nelle aree più affollate dai turisti, Colosseo, Centro Storico e Vaticano, subiranno modifiche. Inoltre il transito nell’area intorno al Colosseo richiederà una prenotazione anticipata e quindi sarà limitato.
In alternativa sarà implementato il numero di stalli vicini alla Ztl C centro storico. In zona Vaticano l’accesso contingentato nell’area sarà potenziato e consentito 7 giorni su 7.
"Roma è una città con una vocazione prettamente turistica che deve essere preservata ed incentivata, attraverso interventi che puntino alla soddisfazione delle esigenze dei viaggiatori. Il Piano indica chiaramente l’alternativa del TPL per i turisti, ma il sistema dei trasporti pubblici locali è notoriamente già al collasso e non potrebbe sopportare il peso di un simile aumento nel numero dei viaggiatori. Le conseguenze di un simile provvedimento non possono che essere un sicuro peggioramento della qualità dei servizi offerti e una perdita di attrattività per i visitatori, a favore di altre città italiane. Non dimentichiamo che Roma, oltre a dover innalzare la qualità dell’offerta, deve saper gestire un grandissimo afflusso di turisti che garantisce un indotto di grande rilevanza per l’economia della città”, commenta così Marco Misischia, Presidente CNA Turismo Roma.
“C’è un importante tema di costi e di gestione del sistema del trasporto turistico, che porterebbe a nostro avviso, alla fuoriuscita dal mercato di tutti i piccoli operatori che non hanno la struttura necessaria per gestire dal punto di vista amministrativo, la piattaforma per gli accessi e le conseguenti scelte organizzative sul servizio. Chiediamo all’Amministrazione Comunale di istituire quanto prima un tavolo di confronto sul tema, che tenga conto delle esigenze degli operatori e quelle della nostra città”, sottolinea Paolo Delfini, portavoce CNA Bus Roma.