La moda italiana ha bisogno di un impegno eccezionale

Federmoda

CNA Federmoda chiede al Governo di sostenere l’Artigianato e le PMI del comparto Moda per salvaguardare occupazione, imprese e il futuro di questo settore che rappresenta una punta di eccellenza del Made in Italy nel mondo.

Marco Landi, presidente CNA Federmoda è intervenuto al Tavolo settoriale moda promosso dal Ministero degli Affari Esteri ribadendo la necessità di un impegno straordinario per sostenere il settore della moda italiana e salvaguardare le imprese dell'artigiana che ne fanno parte.

“La filiera moda italiana rappresenta una realtà unica nel panorama internazionale - ha rimarcato Landi – la forza del nostro sistema moda è data dal permanere in Italia di un tessuto imprenditoriale fortemente connesso ai territori e trae energia dalle migliaia di imprese artigiane e piccole che apportano competenze e flessibilità all’intera filiera. Recenti iniziative di primari brand della nostra moda hanno ben evidenziato come parte del loro valore sia basato sul rapporto con la filiera produttiva nazionale ed in primo luogo con l’artigianato”.

E ancora, riguardo alle conseguenze della pandemia da COVID-19 "La seconda ondata determina un ulteriore danno per la stagione invernale 2020/2021 e si ripercuoterà sulla prossima campagna vendita per l’Autunno-Inverno 2021/2022, stiamo quindi parlando di 4 stagioni, che significano due anni di investimenti senza ritorno, con un calo di fatturato del 2020 che si stima dal 35% al 60%, un’ulteriore previsione sulla stagione Primavera-Estate 2021 in flessione dal 50% al 70%”.

Al Ministero degli Esteri così come a Ice Agenzia “chiediamo un impegno straordinario per promuovere il Made in Italy nel mondo. Per far questo dobbiamo impiegare tutte le risorse a disposizione per l’internazionalizzazione, portando fisicamente le nostre aziende ed i nostri prodotti Moda sui mercati internazionali. È necessario un ulteriore sforzo verso l’esterno per poi portare gli estimatori del Made in Italy qui da noi in Italia a vedere, gustare, vivere il nostro il nostro sistema di vita e la nostra cultura, che sono l’anima della nostra creatività e delle nostre creazioni”.

“Sollecitiamo poi attenzione verso alcune specifiche richieste tra le quali un consistente rifinanziamento, almeno per 1,5 miliardi di euro del fondo rotativo 394 affidato a SIMEST, rifinanziamento da dedicarsi sia alla componente di finanza agevolata che alla quota a fondo perduto affinché nessuno, nel personale sforzo per il rilancio, venga lasciato indietro”.

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