Il Consiglio di Stato ha accolto il ricorso presentato da CNA SNO Odontotecnici, unitamente a Confartigianato imprese odontotecniche, sulla legittimità dell’istanza per attivare l’iter di riconoscimento della figura di odontotecnico quale professione sanitaria.
Il riscorso alla precedente decisione del TAR Lazio, ribalta le note del Ministero della salute, e in particolare, il parere del Gruppo Tecnico dell’Odontoiatria e il documento della Commissione Albo Odontoiatri in cui venivamo evidenziatele criticità di carattere tecnico-giuridico concernenti l’istituzione del profilo professionale dell’odontotecnico nell’ambito delle professioni sanitarie.
Viene così riconosciuto un percorso di raggiunta maturazione del ruolo e delle attività svolte dagli odontotecnici tale da poter accordar loro l’ingresso nel novero delle professioni sanitarie ex lege riconosciute (con tutte le ricadute in termini ordinistici) nell’ambito ed entro il perimetro delle attività correntemente da essi svolte senza sovrapposizioni di funzioni e competenze delle due figure che si giustappongono in modo relativamente nitido. Pertanto, l’odontoiatra, operando a diretto contatto col paziente, ricava i calchi e i modelli e applica le protesi, l’odontotecnico, di contro, realizza materialmente le protesi sulla scorta delle indicazioni del primo.
“È una sentenza storica che dà finalmente il giusto riconoscimento ed emancipazione agli odontotecnici con un’innovativa consacrazione professionale per via amministrativa”, affermano il presidente e il responsabile di CNA SNO Odontotecnici, Francesco Amerighi e Cristiano Tomei.