Soddisfazione per la legge su tatuaggi e piercing nella Regione Lazio

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CNA Roma accoglie con soddisfazione la buona notizia dell’approvazione della legge sul tatuaggio e piercing della Regione Lazio.

Finalmente uno strumento per regolamentare un settore strategico che in questo modo viene qualificato e valorizzato. Un settore che negli anni è cresciuto e che non ha una regolamentazione nazionale. Per questo, la CNA di Roma ha collaborato con la Regione Lazio per fare un primo passo significativo sul territorio. 

Il tatuaggio e piercing sono attività che sono strettamente legate ad aspetti sanitari. Per questo crediamo di fondamentale importanza prevedere un’adeguata formazione, al fine di migliorare la qualità del servizio. Per i tatuatori saranno 800 ore di formazione di cui 200 in studi specializzati, mentre per i piercers saranno 300 ore di cui 100 in studi specializzati. Un grande risultato per la tutela della salute che tutti coloro che vogliono farsi un tatuaggio o un piercing. Nel frattempo, rimaniamo in attesa di conoscere i regolamenti attuativi che disciplineranno le modalità e i tempi della formazione.

Sono previsti dei divieti per fare un tatuaggio o un piercing (tranne per i buchi al lobo dell’orecchio) ai minori di 14 anni o ai minori di 18 anni privi del consenso dei genitori, stabilendo l’utilizzo esclusivo di pigmenti e monili previsti dalla normativa vigente. Questa legge si propone di aprire la strada peruna disciplina nazionale a garanzia del settore, per chi ci lavora e per chi ne fruisce.

“Ringraziamo la Regione Lazio per l’impegno e la disponibilità dimostrate per raggiungere l’obiettivo della legge – commenta Alessio Greco, CNA Tatuatori Roma. Ci impegneremo affinché il settore sia informato e possa intraprendere un rinnovato sviluppo delle proprie competenze al servizio della salute della persona e delle scelte imprenditoriali di tatuatori e piercers. Sicurezza e qualità sono le parole chiave per rendere competitivo un settore in continua evoluzione. In questa prospettiva la lotta al fenomeno diffuso dell'abusivismo, sarà una nostra priorità.”