Una ‘nuova amicizia’ che darà sostegno ad 1/3 del Pil mondiale. La politica protezionista degli USA fa meno paura.
E’ la più grande guerra commerciale degli ultimi tempi, a gestire gli eventi per ora è Donald Trump, che giorno dopo giorno minaccia l’ingresso di nuovi dazi.
Ieri l’Europa e il Giappone sono corse ai ripari infatti, per la prima volta nella storia hanno ratificato il trattato di libero di scambio. Protagonisti dell’incontro: il presidente della Commissione Jean-Claude Juncker, il presidente del Consiglio europeo Donald Tusk e il premier nipponico Shinzo Abe.
Il comune obiettivo delle due potenze economiche è intuibile dalla dichiarazione fatta all’unisono da Abe e Juncker: “un messaggio potente contro il protezionismo”.
Donald Tusk commenta così la ‘nuova relazione’: “Con il più grande accordo commerciale bilaterale mai siglato oggi cementiamo l'amicizia nippo-europea. Geograficamente, siamo lontani. Ma politicamente ed economicamente potremmo difficilmente essere più vicini. Condividiamo i valori della democrazia liberali, dei diritti umani e dello stato di diritto”.
Il Jefta (Japan-Ue free trade agreement) prevede il taglio, da parte del Giappone, dei dazi doganali sul 97% dei beni importati dell’Europa.
I settori che più ne beneficeranno saranno: agroalimentare e sostanze chimiche, materie plastiche, cosmetici e tessile.
In ultimo, ma non meno importante, è stato inserita anche la ‘protezione dei dati personali’, quest’ultima consente la libera circolazione dei dati tra l’Europa e il Giappone.
Il Vecchio Continente ha dimostrato grande ottimismo nei confronti del nuovo partner, tanto che il premier Abi è stato trattato come un paese membro.