Giù le mani dalla botteghe artigianali del centro storico

CNA Roma

La CNA di Roma ha presentato un ricorso al TAR del Lazio, contro il Nuovo Regolamento del Commercio su Aree Pubbliche, introdotto lo scorso 18 aprile dalla Giunta Capitolina, che penalizza fortemente le botteghe artigianali della zona denominata Unesco.

Le nuove norme sul decoro e sulla somministrazione non assistita limitano innanzitutto la superficie di attività (che non può essere superiore al 25% dello spazio totale) di tutti i quei laboratori artigianali che si dedicano al cosiddetto “consumo sul posto” con il rischio di causare un forte calo di tali attività. Addirittura, per coloro che intendessero avviare l’apertura di un nuovo esercizio, è previsto uno stop per almeno 3 anni.

“Il classico esempio è quello del laboratorio che produce pasta fresca, in cui è presente uno spazio dove il cliente prende la vaschetta confezionata, preleva da solo posate e bicchiere e consuma il pasto in piedi o sullo sgabello. Come artigiani abbiamo da sempre a cuore la qualità delle nostre attività, ma questa non può garantita attraverso norme repressive, bensì stimolando la concorrenza e valorizzando le specificità dei territori. Per questo la CNA di Roma ha deciso di impugnare tale Regolamento in sede legale amministrativa e sta chiamando a raccolta i suoi artigiani, coinvolgendoli in una campagna di sensibilizzazione ad hoc.

Apprezziamo comunque la disponibilità espressa a più riprese dall’Assessore alle Attività Produttive, Carlo Cafarotti, e ci auguriamo che attraverso il dialogo intrapreso, si possa giungere in tempi brevi ad un confronto risolutivo sulla questione”, così Michelangelo Melchionno, Presidente della CNA di Roma.

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