La situazione in cui versano le imprese romane, in particolare quelle della ristorazione, dell’artigianato artistico e tradizionale, del commercio e della filiera del turismo, si aggrava di giorno in giorno, a causa del perdurare della pandemia da Covid 19 e dei conseguenti provvedimenti restrittivi, adottati per contenerne gli effetti.
La CNA, la Fipe Confcommercio e la Fiepet Confesercenti raccolgono il grido d’allarme degli imprenditori, artigiani e commercianti e chiedono un intervento decisivo e tempestivo da parte del Comune di Roma, adottando delle misure concrete in grado di sostenerli nel difficile momento storico.
Vogliamo avanzare delle proposte che avrebbero degli effetti immediati sulla situazione del tessuto economico, in particolare chiediamo:
- la riduzione del 50% dell’IMU per bar, ristoranti, pizzerie, gelaterie ed ogni altro tipo di attività soggetto a chiusura anticipata, così come è stato predisposto dal recente DPCM.
- la disattivazione delle ZTL a partire dalle ore 12,00 nei giorni dal lunedì al venerdì e per tutta la giornata del sabato. Con gli attuali orari l’accesso è paradossalmente consentito solo in coincidenza con la chiusura dei locali.
- l’impiego immediato, per incrementare nella massima sicurezza il servizio di trasporto pubblico, dei mezzi che le imprese private possono mettere a disposizione. Esiste un parco di oltre 1.000 pullman che a seguito della crisi del turismo e la sospensione delle gite scolastiche è attualmente inutilizzato o sotto utilizzato. Un suo intelligente utilizzo avrebbe un immediato effetto di contenimento dei contagi e di miglioramento quantitativo e qualitativo dell’offerta di trasporto pubblico.
La collaborazione tra Amministrazione e Associazioni si rivela necessaria in una fase così delicata, per poter studiare strategie e mettere in atto azioni che possano sostenere in modo reale il mondo dell’imprenditoria, così duramente provato dall’arresto dei flussi turistici e dal lockdown della scorsa primavera.