CNA si rivolge al futuro Sindaco di Roma, chiedendo l’impegno a far rispettare la normativa nazionale ed europea e la Guida CEI 306-2 sul cablaggio delle comunicazioni elettroniche negli edifici residenziali per la realizzazione degli impianti multiservizio.
La Legge n. 164/2014, ha aggiunto al Decreto Presidente della Repubblica n. 380/01 l’art. 135-bis, nel quale si dispone infatti che tutti gli edifici di nuova costruzione o sottoposti a ristrutturazione profonda, a partire dal 1° Luglio 2015 debbano essere equipaggiati con un’infrastruttura fisica multiservizio interna all’edificio, costituita da adeguati spazi installativi e da impianti di comunicazione ad alta velocità in fibra ottica fino ai punti terminali di rete.
La normativa suddetta riconosce alle aziende di installazione impianti qualificate e abilitate, ai sensi del D. M. 37/2008, la realizzazione di questi impianti. Tale realizzazione comporterebbe un vero e proprio rilancio del settore sul territorio e una grande occasione di riqualificazione degli edifici romani grazie alla diffusione della banda ultra larga, con ricadute in termini economici e occupazionali.
La realizzazione dell’impianto multiservizio è altresì proficua e vantaggiosa per i proprietari di immobili, grazie al compenso equo e non discriminatorio previsto per legge e spettante al condominio in qualità di gestore della infrastruttura. Tale compenso è riconosciuto dalle aziende fornitrici dei servizi di telecomunicazione ai proprietari degli immobili per i costi sostenuti per la realizzazione e manutenzione dell’impianto multiservizio realizzato da aziende di installazione impianti qualificate e abilitate a norma del D.M. 37/08.