La recente data del 18 maggio ha visto la riapertura della gran parte delle attività commerciali, compresa quella della ristorazione e quella che si sta presentando in questi giorni una situazione con luci ed ombre.
Gli imprenditori hanno dato prova di voler testimoniare attraverso la ripresa del loro operato di voler reagire in modo rapido e compatto per restituire speranza a loro stessi e ai cittadini, dando un segnale di possibile ritorno alla normalità.
Molteplici però risultano essere in questo momento le difficoltà nel far ripartire il sistema commerciale di Roma, soprattutto perché le recenti restrizioni contenute nelle linee guida predisposte per contrastare il covid 19, incidono fortemente sull’utilizzo degli spazi interni dei locali, limitandone il pieno utilizzo.
La CNA di Roma accogliendo il grido di allarme dei titolari di molte attività della ristorazione, chiede al Comune di intervenire con sollecitudine con una delibera, che pur nel rispetto dei necessari procedimenti amministrativi e passaggi di confronto politico istituzionale, dia il via alle invocate estensioni dell’occupazione di suolo pubblico gratuite fino al 31/12/2021, nella misura del 35% nelle zone del sito Unesco e del 50% al di fuori di tali zone.
L’auspicio che è naturalmente tutto ciò possa avvenire in pochi giorni, una volta presentata la richiesta agli uffici competente attraverso una procedura semplificata di autocertificazione con modalità silenzio/assenso.
“Una situazione economica così complicata come quella scaturita dall’emergenza coronavirus va affrontata con azioni semplici, lineari, veloci. Il modo più produttivo di parlare di semplificazione è quello di rendere le regole chiare, per tutti e di immediata efficacia” così Michelangelo Melchionno, Presidente della CNA di Roma.