CNA di Roma congiuntamente a tutte le organizzazioni datoriali e sindacali, ha richiesto con urgenza un incontro al Sindaco Roberto Gualtieri ed alla Prefettura per ottenere risposte certe sulla questione crediti incagliati delle imprese della filiera costruzioni.
“L’azione che la CNA sta facendo su tutto il territorio nazionale attraverso l’interlocuzione con il decisore pubblico mira a risolvere la questione dei crediti incagliati. Il D.L. 11 del 16 Febbraio 2023 blocca la cessione dei crediti e lo sconto in fattura e penalizza fortemente le imprese che rischiano seriamente la chiusura”, afferma Maria Fermanelli, Presidente della CNA di Roma.
Si tratta di 19 miliardi di euro, già maturati, che se non pagati mettono a rischio 90.000 cantieri di ristrutturazione delle case delle famiglie italiane in corso in tutta Italia.
Per sbloccare i crediti pregressi, bisognerebbe almeno prevedere un intervento di acquisto dei crediti da parte di un acquirente pubblico di ultima istanza anche coinvolgendo le grandi imprese partecipate, invitare gli istituti di credito che ancora avessero capienza per farlo ad acquistare i crediti nei cassetti delle aziende ma soprattutto consentire immediatamente agli Istituti di credito di utilizzare gli F24 a compensazione dei crediti maturati dalle imprese di tutte le dimensioni, dai professionisti e dalle famiglie.
“Portiamo all’attenzione del Sindaco e della Prefettura, - continua la Presidente Fermanelli - gli effetti catastrofici che il D.L. 11 2023 può apportare al territorio, in termini di perdita dell’occupazione, chiusura delle aziende, mancata realizzazione degli obiettivi europei su efficientamento energetico e riqualificazione degli edifici.
Auspichiamo in una forte risposta delle istituzioni in fase di conversione del Decreto, affinché vengano accolte le nostre richieste e ci batteremo con forza a tutela delle impresedell’intera filiera, nel segno dell’ampia azione di rappresentanza”.