
Sono 12 le attività produttive che ancora oggi resistono presso la Zona Artigianale di Albano Laziale, nonostante tutto. Dal meccanico al gommista, passando per la ristorazione collettiva fino a chi esporta marmi a livello internazionale. Questo il patrimonio presente nella Zona Artigianale e che fornisce una vera occupazione a oltre 150 dipendenti, sostenendo altrettante famiglie. Un valore sicuramente economico ma anche sociale.
Oltre ad aver retto i colpi della crisi, che negli ultimi dieci anni ha messo a dura prova soprattutto le piccole e piccolissime imprese, oggi le attività che risiedono tra via Quarto Grotte e via Vascarelle sono allertate da incomprensibili iniziative edilizie, che stanno preoccupando non poco i titolari di impresa.
Con molti interrogativi, la CNA Roma Castelli ha incontrato gli imprenditori dell'Area presso la Casa delle Imprese di Albano, per confrontarsi e cercare di capire meglio la situazione. Problematiche che volentieri si vorrebbero sottoporre all'Amministrazione Comunale, la quale sicuramente avrà delle spiegazioni valide, visto che è stata sempre favorevole alla valorizzazione dell’Area, considerata come elemento competitivo e strategico del territorio.
Sicuramente, non rasserena veder costruire edifici residenziali all'interno di un'area artigianale, volendo anche considerare le possibilità del vecchio Piano Casa e della nuova Rigenerazione Urbana. Vorremmo invece soffermarci sull'opportunità da offrire a chi nel tempo ha contribuito onestamente a generare lavoro, sostenendo le casse del Comune e producendo un valore aggiunto per la città, ovvero le imprese di quella Zona.
Ben disponibile ad un costruttivo confronto, La CNA è certa di trovare interlocutori competenti che hanno a cuore il futuro della comunità e che vedono nella Zona Artigianale un patrimonio da sostenere e sviluppare.