1° maggio: commercio, 15% di chiusure nel centro storico

CNA Roma

"In tutta la cerchia urbana esterna, l’80% degli esercizi resterà chiusa, a riprova del fatto che al di fuori del centro storico non ci sono percorsi turistici di valore. Se ci fossero stati dei progetti di valorizzazione delle realtà archeologiche e storiche dei quartieri, sicuramente anche lì la percentuale di aperture sarebbe stata analoga al centro. Ma per corrispondere al personale uno straordinario del 50% nei giorni di festa, i negozi di vicinato devono essere supportati da politiche di sostegno. In assenza di queste, e non potendo fare turnazioni, restano chiusi. Questa la fotografia della situazione in città, dove chi è più forte e ha più opportunità sfrutta il vulnus normativo che non si riesce a colmare.

 

Ricordo che in Parlamento, a proposito delle chiusure obbligatorie dei negozi nelle 8 festività, è fermo un disegno di legge che superi i localismi e permetta di ristabilire una leale concorrenza tra grande e piccola distribuzione, permettendo agli imprenditori e ai dipendenti di poter godere del diritto al riposo, indipendentemente dalla loro religione” conclude Giovanna Marchese Bellaroto, presidente di Cna Commercio.

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