Associazione Panificatori: dono artigiano anti-crisi e contro il superfluo

CNA Roma

E poi il prodotto artigianale, perché no, può essere un bel dono sotto l’albero: sempre più di frequente si preferisce un regalo utile e buono al superfluo.

Un consiglio: per servirlo diverso dal solito, il panettone si può farcire con crema pasticcera o si può fare a pezzetti da servire in colorate coppette con ricotta e gocce di cioccolato. E ancora: zabaione, marmellata o tutto ciò che piace.  

“Quest’anno ci aspettiamo di mantenere le posizioni degli anni passati- così Bernardino Bartocci, presidente Associazione Panificatori della Cna di Roma-. I romani preferiscono orientarsi verso il prodotto artigianale perché fatto bene, buono e fresco. La preferenza verso questi acquisti rispetto ai prodotti industriali è rafforzata dal rapporto di fiducia del fornaio sotto casa, dove si va tutto l’anno”.

Anche quest’anno dunque si produrranno circa 10mila panettoni artigianali. Le vendite coprono tutta la produzione. Guai buttar via le eccedenze: “L’invenduto si può donare alle comunità di beneficienza. E quello che resta in casa può essere consumato entro un mese: non sarà morbido come i primi giorni, ma è ottimo per accompagnare una sana colazione” suggerisce Bartocci.

Le caratteristiche di un panettone artigianale? È lievitato naturalmente, morbido, umido, ma non troppo. Rispetto all’industriale, che resta secchi all’esterno e morbido all’interno, la morbidezza dei panettoni fatti a mano è omogenea. Nella farcitura, è importante il giusto mix tra uvetta e canditi. Infine, in un buon panettone artigianale, sono riconoscibili il sapore della vaniglia, del burro e delle uova. Per finire, l’aspetto esteriore deve apparire non bruciato, ma di un intenso color nocciola. Il prodotto fresco e artigianale non presenta note rancide, derivanti dalle materie prime utilizzate.

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