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La Capitale si aggiudica il primo posto per tassazione sulla nettezza urbana, con quasi 2.700 euro di TARI dovuta sul negozio di 175 mq, facendo segnare un incremento nell’ultimo triennio del 14,7%.
A innalzare la tassazione è in molti casi l’elevato valore catastale degli immobili, che può andare addirittura al di sopra del valore di mercato. Nel 2014 a Roma il titolare del laboratorio artigiano-tipo paga complessivamente 9.013 euro l’anno. Peggio solo a Napoli e Reggio Calabria e ben lontano dai valori di Cuneo e Sondrio.
“In vista dell’approvazione del bilancio, abbiamo chiesto all’amministrazione capitolina la detassazione sui rifiuti per i produttori di quelli speciali e sull’Imu per le piccole imprese, applicando in questo caso l’aliquota prevista per la prima casa. Sulla Ztl abbiamo chiesto che sia prevista una gradualità della tariffa a seconda degli ingressi effettuati dagli artigiani e sull’occupazione di suolo pubblico abbiamo chiesto una riduzione per le aree di minor pregio. Inoltre sui rifiuti, abbiamo predisposto uno sportello di consulenza e informazione per dare tutti i chiarimenti alle imprese ” così Erino Colombi, presidente Cna di Roma.
