“L’allarme Coronavirus ha messo in ginocchio la nostra città e non possiamo assistere impotenti a tutto questo. Roma è l’asse portante del turismo del nostro Paese che rappresenta circa il 5% del PIL nazionale. Se viene a crollare il comparto turistico romano e con questo intendo, non solo alberghi e ristoranti, ma anche l’artigianato artistico e tradizionale, taxi, pullman, trasporti merci e commercio che hanno registrato perdite fino al 90%, ciò avrà gravi ripercussioni, con effetto a cascata su tutto il resto del Paese.
Non possiamo più aspettare e a questo proposito, chiediamo misure urgentissime e straordinarie per la città di Roma, che nonostante non si trovi nella zona rossa e non sia sottoposta ad emergenza sanitaria, sta subendo delle perdite insostenibili.
Questi gli interventi che richiediamo e che non sono più procrastinabili: sussidi economici e interventi di credito agevolato anche attraverso i consorzi fidi, sospensione di tutte le scadenze fiscali nazionali e tributi locali, oltre al blocco dei contributi Inail e Inps, utilizzo della cassa integrazione in deroga per evitare licenziamenti di massa. Lanciamo un appello a tutte le istituzioni affinché agiscano con risolutezza nei prossimi giorni attivandosi per l’adozione immediata di queste misure”, così Stefano Di Niola, Segretario della CNA di Roma.