"Nel pieno rispetto delle norme anticovid, qualora Roma e Lazio dovessero rientrare nei parametri indicati per la zona gialla, chiediamo che si proceda immediatamente alla riapertura delle attività che sono in maggiore sofferenza, quali il commercio, le filiere legate alla ristorazione e al turismo."
“Non possiamo più chiedere ulteriori sacrifici agli imprenditori che già hanno pagato un prezzo altissimo durante questo periodo di emergenza e sono arrivati ormai allo stremo. Secondo i dati Cerved, sono circa 20000 aziende chiuse dall'inizio del covid a Roma e i 2100 quelle a rischio usura nel mondo del commercio della ristorazione e del turismo. Sono numeri pesantissimi che non possono essere ignorati."
"Rinnoviamo quindi la richiesta di procedere alle eventuali chiusure in modi concordati e congrui che permettano alle imprese di organizzarsi adeguatamente”, commenta così Michelangelo Melchionno, Presidente della CNA di Roma.