È da tempo che le imprese romane denunciano il cattivo servizio svolto da AMA nella raccolta dei rifiuti, nonostante la prestazione abbia un impatto esoso sul loro bilancio.
Abbiamo preso ad esempio tre attività sul territorio di Roma molto diverse tra loro per averne un’idea: un albergo con una superficie di 520 mq versa un canone annuo di 5.600 euro; un ristorante di 360 mq paga invece 6000 euro ed infine un artigiano che ripara biciclette con un locale di 19 mq ha una spesa di 300 euro.
AMA, però, in quanto concessionario del servizio pubblico di raccolta dei rifiuti, è responsabile dei disservizi ad esso legato, e quindi dei danni arrecati ai cittadini, e tale danno è anche quantificato dalla legge in una misura standard.
La legge 147/2013 infatti stabilisce che "La TARI è dovuta nella misura massima del 20% della tariffa in caso di mancato svolgimento del servizio di gestione dei rifiuti, ovvero di effettuazione dello stesso in grave violazione della disciplina di riferimento, nonché di interruzione del servizio per motivi sindacali o per impedimenti organizzativi che abbiano determinato una situazione conosciuta dell'autorità sanitaria di danno o pericolo alle persone o all'ambiente”.
Ciò si traduce nella possibilità per cittadini ed imprese di richiedere la restituzione dell’80% di quanto corrisposto all’Amministrazione a titolo di TARI negli ultimi 5 anni, come nell’esempio:
Superficie | Canone annuo | 80% della TARI | Recupero 5 anni | |
Albergo | 520 mq | 5.600,00 € | 4.480,00 € | 22.400,00 € |
Ristorante | 360 mq | 3.200,00 € | 2.560,00 € | 12.800,00 € |
Artigiano (riparazione biciclette) | 19 mq | 300,00 € | 240,00 € | 1.200,00 € |
“La CNA di Roma ha deciso di farsi carico di un’azione collettiva di richiesta di rimborso. I disservizi legati al mancato svolgimento delle mansioni di AMA hanno forti ripercussioni non solo in termini di salute, decoro e anche di percezione dell’utenza che vanno a pesare sul volume degli affari degli imprenditori. Tutto questo non è più sostenibile per le nostre imprese, bisogna procedere ad una reale ed efficace chiusura del ciclo dei rifiuti”, commenta così il Presidente della CNA di Roma, Michelangelo Melchionno.