La CNA Lazio lancia grido d’allarme riguardo al Decreto Legge del 16 febbraio 2023 che elimina la possibilità di applicare lo sconto in fattura o cedere i crediti per gli interventi edilizi e quelli connessi all’efficientamento energetico e blocca la possibilità di acquistare i crediti bloccati da parte degli enti locali.
Uno scenario che si annuncia catastrofico per migliaia di imprese che saranno costretti a bloccare i lavori con il rischio di licenziare i lavoratori.
“Un provvedimento - afferma il Presidente CNA Lazio Erino Colombi - che è arrivato senza consultare le parti sociali e che non prevede neanche un periodo transitorio per ridurre gli impatti negativi sull’intera filiera delle costruzioni e su quella dell’indotto. Una filiera che negli ultimi tre anni ha fatto da traino alla ripresa dell’economia del nostro Paese piegata dall’emergenza Covid e che, se messa in crisi, non riuscirebbe a garantire le opportunità per evitare gli scenari foschi che molti economisti intravedono”.
Nel Lazio le imprese interessate dal provvedimento sono circa 8.000 con oltre 30.000 lavoratori che rischiano il posto di lavoro e con una contrazione stimata dell’1% sul Pil regionale.
Sono imprese dei settori costruzioni, impianti e serramenti che rischiano di essere spazzate via dal mercato da un provvedimento inopportuno e privo di ogni logica.
Auspichiamo in un passo indietro del Governo, siamo pronti a contrastare in qualunque sede legislativa il provvedimento adottato, nel segno dell’azione di rappresentanza che con orgoglio portiamo avanti a sostegno delle imprese.